Le origini… e le attività

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La nascita, anzi, la rinascita dell’Unione Speleologica Cagliaritana (in quanto il vecchio U.S.C. esisteva già negli anni ’80) avviene nel Novembre 1990. Da allora, il gruppo è cresciuto fino a contare circa 100 soci praticanti in modo più o meno costante.

Dopo un periodo di apprendistato nelle classiche grotte dell’Iglesiente il gruppo rivolge la sua attenzione al calcare del Nuorese, base naturale per chiunque inizi l’esplorazione esterna.

Nel 1992, durante una visita, vengono scoperti i rami nuovi di “Sa Fossa de Perd’e Cerbu“, a Domusnovas (una cavità impostata su una diaclasi con profondità di -122 metri).

Le esplorazioni si spostano poi nel Complesso Carsico della Codula Ilune, con vari campi interni e risalite in artificiale che interessano le zone di Disneyland e No Buono a “Su Palu” e del Camaleonte Blu a “Su Spiria”.

Nel 1995 inizia il I° Corso di Speleologia (quest’anno viene organizzato il 10°) e iniziano anche le prime battute esterne nei tacchi di Tertenia, dove vengono recensite alcune cavità.

Sempre nel 1995 a “Su Spiria”, durante una ricognizione nella zona del Sifone a Valle vengono scoperti, insieme ad altri gruppi Cagliaritani, altri 500 metri di gallerie e pozzi.

Negli anni ’96-’97 le esplorazioni si spostano a Narcao (dove vengono trovate 7 cavità) e a Monte Andau (Urzulei).

Nei primi mesi del ’98 nuove battute nel Supramonte di Dorgali, Gairo e Osini portano alla scoperta di nuove cavità.

Dal 1990 a oggi l’U.S.C. ha rilevato 32 nuove cavità ed ha collaborato con il G.S.A.G.S. di Cagliari nella revisione del rilievo delle gallerie alte di “Su Palu “, dalla risalita di Bella ‘Mbriana a Pozzo Oliena, continuando contemporaneamente le esplorazioni nella zona.

Proseguono le battute esterne nel Supramonte di Orgosolo, Urzulei, Baunei a Narcao e Villasalto (Monte Lora).

Nell’Aprile 1998 esce la fanzine “Muschio Selvaggio”, che racconta curiosità, nuove scoperte, e varia umanità.

L’attivita’ dei soci, col tempo, si e’ leggermente differenziata, e il gruppo, pur mantenendo come principale l’attivita’ speleologica, si dedica anche a torrentismo, arrampicata, mountain-bike, canoa e trekking.

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