Diaclasi di Monte Lora

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Il 5 settembre 1998 ci ritroviamo in 8, sotto un cocente solleone, a cercar grotte nel tacco calcareo di Monte Lora, trovato da Alessandra durante una delle sue peregrinazioni con la facoltà di geologia.
L’inizio sembra gratificante: qualcuno del luogo ci racconta cose interessanti, ci indica una direzione ben precisa e cosi partiamo ad esplorare i tortuosi sentieri che portano verso la cima del monte. Tacco Calcareo di Monte Lora (Villassalto)
da Mu.s.c.hio Selvaggio n°3 – Gennaio 1999

Storia

Il gran caldo però, dopo la faticosa salita, fa desistere la maggior parte del gruppo, e così mi ritrovo con Alessio a esplorare minuziosamente la grande frana situata nel versante sud della montagna.

Nel dare un’occhiata nei dintorni qualche buchetto attira la nostra attenzione, ma la sete che aumenta ogni secondo di più ci constringe a raggiungere gli altri per andare poi ad assaltare un supermarket di San Vito, alla ricerca di preziosi liquidi (acqua, the, coca cola, chinotto, succo di frutta, birra). Plachiamo la nostra sete anche con un bel bagno notturno nella spiaggia di Muravera. Sembra finita lì…….

Convinti però che qualcosa si nasconda tra le pendici del Monte ritorniamo a Ottobre in due (io e Marcello) per valutare la situazione con calma e con un po’ più di fresco.

Infatti dopo due uscite troviamo una bella grotta esplorata sino a –41 metri con un sviluppo di 110 m che chiamiamo “Diaclasi di Monte Lora”.

Itinerario

Da Muravera si prende la ss387 in direzione Villasalto. Costeggiando il Flumendosa si supera la Cantoniera Monte Lora e da qui si è già in vista del tacco calcareo alto poco meno di 600 metri, con profonde spaccature e precipizi visibili anche dalla strada.
Subito dopo una galleria, una sterrata sulla sinistra conduce dopo alcuni minuti al parcheggio dove si lasciano le macchine (affianco ad una vigna, poco prima di un cancello).

Si segue, quindi, un sentierone che porta, dopo tre cancelli (chiudere!), a costeggiare il riu Monte Lora, salendo sino ad un evidente albero che in mezzo al sentiero sembra proprio indicarci il sentiero che si apre sulla sinistra. Dopo circa 1 ora di salita su tracce di sentiero siamo in vista della gigantesca frana e del panorama che spazia fino a Punta Serpeddì. Qui, frugando tra i cespugli, si arriva all’ingresso della grotta (purtroppo non ci sono punti caratteristici vicino) situato alla quota di 375m slm.

Descrizione della cavità

L’ingresso abbastanza stretto, dopo una discenderia di una decina di metri, porta ad un salto di 5 metri superabile in opposizione con pareti molto concrezionate.

Un armo naturale ( posto poco piu’ sopra della nostra testa ) permette di ancorare la corda per effettuare il primo salto di circa 8 metri che porta dopo una decina di metri ad un terrazzino dove inizia il secondo pozzo di 26 metri (armo su fix e rock con due frazionamenti) . Qui l’ambiente si fa piu’ stretto ma scesi di circa 15 metri dall’armo un terrazzino ci permette di esplorare la diaclasi in tutta la sua lunghezza. Il pozzo termina su dei massi instabili in ambiente molto stretto. In tutta la grotta lo scorrimento idrico e’ praticamente assente.

Comunque qualche strettoia e’ sicuramente da sbancare…

Gianluca Melis (U.S.C.)

Dati catastali:

SA/CA 2403 – Diaclasi di “Monte Lora”
Villassalto – Monte Lora
Lat: 39° 28’ 28’’ . Long: 2° 59’ 08’’
Disl: – 41 m . Svil: 110 m
Carta IGM 227 III quadr. NO

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